Cialde e capsule di caffè: quali sono le differenze?

Nell’affascinante mondo del caffè, due nuovi protagonisti stanno spiccando per praticità e diffusione: le cialde e le capsule.

Sebbene a prima vista possano sembrare intercambiabili, queste due opzioni presentano caratteristiche uniche che influenzano non solo il metodo di preparazione, ma anche il gusto finale della bevanda.

In questo articolo esploreremo le differenze principali tra cialde e capsule di caffè, con una panoramica dettagliata per aiutarti a scegliere l’opzione più adatta alle tue esigenze e preferenze. Dal tipo di macchina da caffè necessaria, alla varietà di miscele disponibili, fino all’impatto ambientale, analizzeremo ogni aspetto per fornirti una comprensione completa di questi popolari formati di caffè.

Materiale e forma

Le cialde di caffè, note per la loro praticità, sono racchiuse in involucri di carta biodegradabile, rispettosi dell’ambiente. Questa carta porosa è un filtro non rigido che consente il passaggio dell’acqua calda sotto pressione per estrarre il caffè. La forma standard delle cialde è tonda e piatta, con dimensioni che variano dai 43,5 ai 44,5 mm, estendendosi fino a 70 mm per alcuni formati. La loro natura biodegradabile conferisce loro un vantaggio ecologico significativo, poiché possono essere smaltite insieme ai rifiuti organici.

Al contrario, le capsule di caffè sono contenitori più rigidi, realizzati principalmente in plastica o alluminio, talvolta in materiali biodegradabili. La loro forma varia da cilindrica a semicono, adattandosi specificamente alle macchine per le quali sono state progettate. Questa diversità di forma assicura l’esclusività delle capsule per determinate marche di macchine da caffè, limitando così la loro universalità.L’involucro rigido delle capsule può aiutare a preservare meglio l’aroma del caffè rispetto alle cialde porose.

Quantità di caffè

La quantità di caffè in cialde e capsule è uno dei principali fattori distintivi tra questi due formati, in quanto influisce anche sul sapore finale del caffè stesso.

Le cialde di caffè, in genere, contengono circa 7 grammi di caffè. Questa quantità, considerata standard, assicura una tazza di caffè generosa, mantenendo un equilibrio ideale tra intensità e volume. Il caffè in cialde tende ad erogare una bevanda leggermente più abbondante, permettendo un’esperienza di degustazione più prolungata.

Al contrario, le capsule di caffè contengono generalmente una quantità leggermente inferiore di caffè, oscillando tra i 4 e i 5 grammi. Questa riduzione nella quantità di caffè risulta in una tazza di caffè più concentrata, ideale per chi preferisce un gusto più intenso in meno volume.

Qualità e gusto

La differenza fondamentale nella qualità e nel gusto del caffè deriva principalmente dalla marca e dalla miscela scelta. Questo implica che, a prescindere dal formato (cialda o capsula), la qualità del caffè è più legata alla scelta del prodotto che alla sua presentazione. Ad esempio, scegliendo una miscela classica di uno stesso produttore, sia in cialda che in capsula, si può aspettare un sapore coerente.

Le cialde, essendo solitamente confezionate in carta porosa e non sigillate ermeticamente come le capsule, potrebbero in alcuni casi presentare una minore conservazione dell’aroma a lungo termine. Tuttavia, il sistema E.S.E. (Easy Serving Espresso) assicura che anche le cialde mantengano un’elevata qualità del caffè.

Le capsule, grazie al loro involucro rigido (spesso in plastica o alluminio), possono preservare l’aroma del caffè in modo più efficace, proteggendolo da agenti esterni e umidità. Questo può risultare in un caffè con un gusto leggermente più intenso e un aroma più marcato.

Anche il metodo di estrazione del caffè gioca un ruolo importante nel determinare il gusto finale. Le macchine progettate per le capsule spesso forano l’involucro e permettono un passaggio preciso dell’acqua, che può influenzare il modo in cui il caffè viene estratto. D’altra parte, le cialde utilizzate in macchine compatibili con lo standard E.S.E. garantiscono un’espressione uniforme e di alta qualità del caffè.

Compatibilità

Le cialde di caffè sono notevolmente compatibili con una varietà di macchine per il caffè. Il formato più comune di queste cialde è lo standard E.S.E. (Easy Serving Espresso), che garantisce l’uso in diverse macchine, indipendentemente dalla marca. Questo standard è ampiamente accettato e supportato da molte marche importanti come Lavazza, Illy, Nestlè, e altre. La flessibilità e l’universalità delle cialde E.S.E. rappresentano un vantaggio significativo, offrendo al consumatore una vasta gamma di scelte e una maggiore facilità di utilizzo.

Le capsule, invece, hanno una compatibilità più limitata rispetto alle cialde. Sono generalmente realizzate in plastica o alluminio e hanno diverse forme e dimensioni, a seconda della macchina da caffè per cui sono state progettate. Questo implica che le capsule sono spesso specifiche per il sistema di caffé scelto e non universalmente utilizzabili. Ad esempio, macchine come Nespresso, Lavazza A Modo Mio, e Nescafè Dolce Gusto richiedono capsule specifiche, sebbene esistano capsule compatibili prodotte da altre aziende (come per esempio NeroRistretto). Questa specificità limita le opzioni del consumatore a determinate marche e produttori di capsule compatibili.

Impatto ambientale

Le cialde di caffè presentano un impatto ambientale relativamente ridotto. Sono principalmente costituite da carta biodegradabile, rendendole un’opzione più ecologica. Inoltre, le cialde possono essere facilmente riciclate insieme ai rifiuti organici, come dimostra il loro confronto con le bustine di tè. Questa biodegradabilità e facilità di riciclaggio offrono un vantaggio significativo in termini di sostenibilità, riducendo l’impronta ecologica del consumo di caffè quotidiano.

Le capsule, al contrario, rappresentano una sfida maggiore per l’ambiente. Sono spesso realizzate in plastica, alluminio o una combinazione di entrambi, materiali che non sono facilmente biodegradabili. Questo rende le capsule più difficili da riciclare, poiché richiedono la separazione dei materiali e un trattamento specifico. Di conseguenza, molte capsule finiscono nei rifiuti indifferenziati, contribuendo all’aumento dei rifiuti in discarica, come evidenziato dall’associazione European Bioplastics secondo cui tutte le capsule dovrebbero essere compostabili.

A questo proposito, alcune aziende hanno intrapreso iniziative per mitigare l’impatto ambientale delle capsule, in particolare attraverso lo sviluppo di capsule biodegradabili composte da bioplastiche di derivazione vegetale, che possono essere smaltite con i rifiuti organici. Tuttavia, queste soluzioni sono ancora limitate e non rappresentano la norma nel settore.

Previous Article
Next Article