Come coltivare piante autofiorenti in vaso outdoor
Per imparare come coltivare piante autofiorenti in vaso outdoor con successo, è necessario tenere conto d vantaggi e svantaggi. Tra i punti da sfruttare, molte ore di luce naturale, acqua piovana, migliore ventilazione e spazi più ampi rispetto a quelli al chiuso. Di contro, le piante sono più vulnerabili a parassiti e ai cambiamenti del clima.
Le piante hanno bisogno di più di 10 ore di luce diurna. L’ideale quindi è concentrare la coltivazione nei mesi con giornate più lunghe, tra maggio e luglio. Attenzione all’eccessivo calore; evitare i vasi neri, che attirano i raggi del sole.
Il rischio maggiore nel coltivare piante auto fiorenti in vaso outdoor è l’attacco da parte di parassiti, che si riproducono con facilità. Preparare insetticidi e acaricidi biologici ed effettuare nebulizzazioni preventivamente e a cadenza settimanale.
Coltivare piante autofiorenti in vaso
La decisione di coltivare piante autofiorenti in vaso prevede una valutazione iniziale: far germogliare i semi indoor, oppure piantarli nei vasi definitivi. Nel primo caso, utilizzare un contenitore per la germogliazione. Esistono in commercio serre per la germinazione; oppure ricorrere a un recipiente di plastica chiuso in cui praticare dei fori.
Se si sceglie un contenitore, bisognerà poi effettuare il delicato passaggio del travaso. E’ consigliabile, se non si è esperti, piantare i semi direttamente nei contenitori finali. I vasi possono essere tenuti al chiuso per la germinazione, e poi spostati all’aperto.
I vasi per coltivare piante autofiorenti outdoor
La dimensione minima dei vasi per coltivare piante auto fiorenti outdoor va dai 7 ai 15 litri. Fondamentale creare un substrato di terra leggero e arioso, per permettere alle piante di formare radici robuste. Se il substrato è troppo compatto, aggiungere perlite o fibra di cocco.
Una buona soluzione sono gli “smart pot” in tessuto; permettono prevenire l’aggrovigliamento delle radici, e promuovono la corretta crescita.