Cosenza: Neonato affetto da rara patologia, è nato senza Naso

neonato affetto da rara patologia è nato senza nasoHa dell’incredibile la storia del piccolo Matteo Romanzi nato a Cosenza,  un comune italiano di 67.679 abitanti capoluogo dell’omonima provincia in Calabria.

Prematuro il 4 febbraio scorso. Infatti questo piccolo è nato con una malformazione particolare, rara e che colpisce una persona su 200 milioni: il piccolo Matteo è nato senza naso e senza il senso dell’olfatto.

Si tratta della patologia Arinia congenita, ossia l’assenza congenita della piramide nasale, un problema che colpisce 37 persone in tutto il mondo, tra cui il piccolo cosentino.

Non era stato possibile diagnosticare questo tipo di patologia prima della nascita, in quanto non esiste una specifica indagine intra-uterina in grado di far fare diagnosi prenatale.

Così racconta la madre Francesca Creola:

” Al momento della nascita, quando l’ostetrico ha poggiato il piccolo Mattia sul mio petto, ho notato che quest’ ultimo aveva una faccia strana.. quasi intimorita da quel piccolo scricciolo che mi aveva appena passato.. il mio Primogenito.. il Mio piccolo Mattia.

Ovviamente ho notato subito il problema, non poteva essere altrimenti; devo essere sincera ho provato attimi di panico, come poteva mio figlio vivere una vita normale con quella deformità? Come lo avrebbero accettato i compagnetti di scuola? gli amici?

Come avrebbe potuto trovare un lavoro, in futuro, senza spaventare tutte le persone che avrebbe avuto intorno? Ricordo soltanto che feci un milione di domande ai dottori su come fosse stato possibile che nessuno si fosse accorto per tempo che mio figlio avesse questo tipo di alterazione.

Per fortuna ci pensò mio marito [Lucio Alberto Romanzi ndr] a tranquillizzarmi ed a prendere in mano la situazione. Lui mi fece capire subito che ormai quello che era fatto, non si poteva cambiare. Che quel bambino, nonostante il suo problema restava ugualmente nostro figlio, il nostro Bellissimo bambino.”

Matteo successivamente è stato spostato in sala operatoria per effettuare altri accertamenti ed è stato così che i medici si sono ”accorti” che il palato non si era formato completamente e che quindi il cervello era sceso in basso; il piccolo successivamente dovrà affrontare una moltitudine di operazioni chirurgiche per porre rimedio al suo problema.