Fleet manager: chi è e cosa fa

Sfogliando i numerosi siti che offrono lavoro, ti sarà sicuramente successo di imbatterti in annunci pubblicati da aziende alla ricerca di un fleet manager.

Se la tua prima reazione è stata quella di chiederti di cosa si occupa il fleet manager e di quali competenze deve possedere per svolgere il suo lavoro, questo è l’articolo che fa per te.

Innanzitutto, va detto che il fleet manager è la figura professionale che si occupa della gestione di tutti gli aspetti relativi alla flotta aziendale.

Con questo termine si indica l’insieme di tutti gli automezzi che servono a un’azienda per il proprio business, legato solitamente al settore del trasporto e della logistica.

Il fleet manager, quindi, ha la funzione principale di gestire e ottimizzare i costi di gestione del parco veicoli aziendali per fare in modo che questi non abbiano un impatto troppo alto sull’intero bilancio.

Un ruolo, come si può facilmente intuire, di assoluta responsabilità e che richiede diverse competenze, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto amministrativo e strategico.

Cosa fa il fleet manager

Il lavoro quotidiano del fleet manager è contraddistinto, in primis, da un’attenta e costante attività di analisi dei dati relativi ai mezzi aziendali.

Ma quali sono i dati che il fleet manager monitora con attenzione?

Si tratta delle informazioni che riguardano ogni mezzo aziendale come:

  • consumo di carburante;
  • stato di salute e livello di usura (quindi costi di manutenzione);
  • impatto ambientale.

Le maggiori spese che il fleet manager deve ridurre sono quelle dei consumi e delle manutenzioni, soprattutto straordinarie.

Attraverso l’analisi dei dati, ad esempio, il responsabile può studiare tragitti alternativi per risparmiare sul carburante e sul pedaggio, ma può anche decidere di riparare un mezzo prima che questo comporti un costo troppo alto per le casse aziendali.

Oltre ad occuparsi di tutti gli aspetti del fleet management, il manager della flotta aziendale ha un ruolo sempre più importante in quello che è l’abbassamento dell’impatto ambientale dell’azienda stessa.

Il fleet manager, infatti, è spesso chiamato a organizzare sistemi di car pooling per ridurre le emissioni dovute ai mezzi che i dipendenti utilizzano quotidianamente per recarsi al lavoro.

Come diventare fleet manager e le competenze

Al fleet manager non viene richiesto necessariamente di essere esperto di viabilità e mezzi di trasporto, ma piuttosto di avere esperienza nel settore amministrativo e gestionale.

Questo perché gli spetta la gestione completa dei capitoli di spesa che riguardano i mezzi aziendali e lo studio, di conseguenza, di tutte le strategie per migliorare i costi di consumi e manutenzione.

Il fleet manager, inoltre, deve essere in grado di saper usare tutti gli strumenti che servono per la raccolta e l’analisi dei dati che vanno, a seconda della grandezza della flotta aziendale, dai fogli excel ai software.

La figura del fleet manager, che può essere sia interna che esterna all’azienda, si avvale spesso della collaborazione di altri professionisti, ognuno specializzato in un particolare ramo di competenza.

In alcuni casi, l’azienda può decidere di affidare la gestione della propria flotta direttamente a un team di esperti.

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