Gengive ritirate, cosa sono e come intervenire
Sono molte le problematiche che possono minare il nostro sorriso e, di conseguenza, il nostro umore e la serenità con la quale andiamo ad affrontare le sfide quotidiane. Tra queste bisogna indicare senza dubbio la recessione gengivale, ovvero quel processo che lentamente porta le nostre gengive a ritirarsi in maniera non soltanto antiestetica ma anche pericolosa per la salute della bocca nel complesso. Vi è nello specifico uno spostamento delle gengive in direzione della radice: il dente in tal modo si scopre e sembra più lungo.
Sarebbe un errore grave sottovalutare la pericolosità di questa problematica gengivale, dal momento che la recessione può portare alla formazione di carie, a problemi estetici (oltre che lunghi i denti sono più gialli) ma anche a un accumulo di tartaro e placca che potrà condurre alla comparsa di una parodontite (visita questo sito per info su questa diffusa patologia che colpisce i tessuti che sostengono la dentatura). Occorre procedere a frequenti controlli di routine dal dentista, sempre tenendo presente il fatto che la recessione gengivale è una condizione che si manifesta, nella maggior parte, dei casi con l’avanzare dell’età. Vi è infatti un processo di invecchiamento fisiologico legato al passare degli anni, ad ogni modo le gengive possono iniziare a ritirarsi anche in soggetti di più giovane età.
Le cause della recessione gengivale e i denti più colpiti
La recessione gengivale potrebbe andare a colpire qualsiasi dente, ad ogni modo sarà corretto osservare come quelli coinvolti più spesso siano premolari e canini. Tra le cause scatenanti delle gengive ritirate è possibile annoverare in primis una scarsa oppure scorretta igiene orale tra le mura di casa. Quando ad esempio si fa un utilizzo scorretto dello spazzolino muovendolo con troppa forza, specie quando provvisto di setole dure, si vengono a determinare dei traumi alle gengive che possono scatenare la recessione. Anche il digrignamento dei denti – ovvero il ‘bruxismo’ – può andare a favorire la comparsa di traumi che poi inducono le gengive a ritirarsi. Senza contare quanto il fumo e le sostanze che vengono emesse in seguito alla combustione di tabacco possono andare a incidere in relazione al microcircolo ematico della gengiva. Certe persone, inoltre, possono anche avere una particolare predisposizione genetica alla recessione gengivale legata alla presenza di gengive eccessivamente sottili che si ritraggono con maggior facilità. Allo stesso modo una carenza di vitamina C oppure la presenza di denti storti o malocclusioni potranno essere ulteriori cause connesse alla recessione delle gengive.
Ecco i consigli per evitare che le gengive si ritirino
Occorre in primis fare un uso corretto dello spazzolino, muovendolo ricorrendo alla giusta tecnica e sempre con calma e delicatezza (meglio usare quello elettrico). Evitare il fumo è essenziale per mantenere non soltanto le gengive ma tutta la bocca e l’organismo in salute. Inoltre almeno due volte l’anno sarà utile recarsi in centri come Dentisti Croazia per i controlli di routine. In caso di bruxismo intervenite con il bite e sistemate con apparecchi ortodontici i problemi ai denti (vale per i giovani e anche per gli adulti).