Gioco euristico

Il gioco euristico è una tecnica ludico-educativa ideata dalla famosa psico-pedagogista britannica Elinor Goldschiem.

Maria Montessori abbracciò con tutta se stessa questa tecnica, promuovendola durante tutta la durata della sua carriera di insegnante ed educatrice.

Si tratta di un gioco che mira a stimolare e sviluppare le capacità sensoriali del bambino attraverso l’esplorazione libera di oggetti di uso comune.
Durante il gioco euristico, l’adulto deve imporsi un ruolo passivo, di mero osservatore e supervisore.

Il vero protagonista è il bimbo, che deve sentirsi libero di agire come meglio crede, guidato semplicemente ed unicamente dal suo istinto.

Il gioco euristico: cos’è?

Il gioco euristico è un’attività ludica che mette il bimbo nella condizione di poter esplorare a piacimento, usando tutti e cinque i sensi, degli oggetti di uso comune selezionati appositamente per lui e offerti da un adulto.

Lo scopo del gioco euristico è quello di offrire al piccino la possibilità di scoprire la funzionalità e l’utilizzo degli oggetti da solo, semplicemente con l’esperienza, la manipolazione, il tatto, il gusto, l’udito e l’olfatto.

È importante proporre il gioco euristico ai bambini, in quanto li mette in correlazione con l’ambiente circostante e li stimola a trovare, in autonomia, il modo di rendere utili gli oggetti in base al suo benessere, al suo divertimento ed alla sua felicità.

A chi è consigliato il gioco euristico?

Il gioco euristico è il passaggio successivo del gioco del “cestino dei tesori” e si propone, solitamente, a bimbi di età compresa tra i 12 e i 24 mesi.
Bambini che sono in grado di stare seduti da soli, per un tempo sufficiente a giocare, e che abbiano ormai acquisito un buon controllo dei propri movimenti.

Come si organizza un gioco euristico?

Per proporre al bimbo una seduta di gioco euristico è necessario selezionare degli oggetti di uso comune da offrirgli.

È importante scegliere cose che possa manipolare, mettere in bocca, annusare e utilizzare come meglio crede, quindi bisogna fare attenzione a selezionare oggetti sicuri in questo senso.
Inoltre, bisogna proporre al bimbo una gran varietà di scelta: diverse forme, materiali, colori e profumi.

Si preparano dei sacchetti, cestini o contenitori, colmi di oggetti suddivisi per tipologia e si sistemano per terra, lasciando al piccolo tutta la libertà di prenderli, usarli, succhiarli, morderli, lanciarli e manipolarli.

Durante tutta l’attività di gioco l’adulto deve solo supervisionare, senza mai intervenire.
È molto importante che il bimbo si senta l’assoluto protagonista e che non venga condizionato nelle sue azioni.

Quest’esperienza gli sarà estremamente utile per :

  • uno sviluppo a livello conoscitivo e cognitivo, per sviluppare un proprio bagaglio di conoscenze e deduzioni;
  • per acquisire nuove competenze sensoriali;
  • per sviluppare la propria autostima.

Rendersi conto, infatti, che ad ogni sua azione corrisponde una reazione, senza che nessun adulto intervenga per veicolarla, è un importante spunto di crescita personale e di sicurezza nelle proprie capacità.

Quali oggetti selezionare per il gioco euristico

L’attività euristica deve offrire molte possibilità di scelta al bambino. È necessario proporre vari tipi di forme e materiali.
Un esempio di organizzazione di gioco euristico può essere questo:

  • in un cestino si possono mettere degli alimenti molto profumati e in grado di donare sensazioni tattili particolari: un limone, un’arancia, un grosso gambo di sedano; delle pesche o dei kiwi, che al tatto sono vellutati e ricoperti di peluria, una caratteristica piuttosto rara negli alimenti;
  • in un altro si possono mettere tutti gli oggetti in legno: mollette da bucato, un cucchiaio di legno da cucina, dei pezzi di costruzioni in legno colorato;
  • in un altro si metteranno gli oggetti in metallo: un cucchiaino o un cucchiaio, un mestolo da cucina, un mazzo di chiavi, un piccolo pentolino o una padellina;
  • in un altro ancora, si possono mettere degli oggetti in tessuto: un asciugamano di spugna, un fazzoletto in cotone, un pezzo di tulle; della seta, uno straccetto di velluto di quelli che si utilizzano per pulire gli occhiali, una spugna in pelle di daino o in microfibra;
  • infine si può dar spazio alla propria fantasia per trovare oggetti interessanti che potrebbero piacere ed incuriosire il bimbo: dalle scatoline vuote dei cosmetici in cartoncino alle campanelle in ottone o rame; dallo spazzolino da denti a un pennello per dipingere o per il trucco; da una cintura di cuoio a un borsellino di tessuto imbottito.

È preferibile evitare di proporre oggetti in plastica: sono poco stimolanti dal punto di vista sensoriale, in quanto inodori, insapori e tendenzialmente tutti uguali al tatto, lisci e freddi.

Come si svolge il gioco euristico: regole e reazioni del bimbo

Una volta offerti tutti i cestini o i sacchetti colmi di oggetti al bimbo, l’adulto deve, semplicemente, mettersi in un angolo ed osservare.

Il bimbo inizierà a giocare secondo il suo istinto. Potrebbe prendere un oggetto per volta e dedicare ad ognuno qualche minuto di attenzione, evitare del tutto alcuni oggetti e giocare solo con due o tre.

Non bisogna intromettersi nel suo gioco. Il piccolo può manipolare gli oggetti, assaggiarli, lanciarli, annusarli.
L’importante è lasciargli totale libertà e raggio libero d’azione, senza dargli suggerimenti né incitarlo a fare qualcosa di diverso da ciò che sta facendo.

Quando mostrerà segni di noia, è importante che l’adulto invece intervenga.
Alla fine del gioco, infatti, il piccolo dovrà rimettere tutti gli oggetti nei cesti o nei sacchetti. In questa fase, un aiuto da parte dell’adulto può essere un buon modo di concludere il gioco. Basta avere comunque cura che sia lui a svolgere le azioni in maniera attiva.

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