Ascensori, in arrivo la nuova Tassa e costerà più della Tasi. La denuncia di Confedilizia

ascensori in arrivo la nuova tassaSi può scendere più in basso. E non è detto che il piano terra sia per forza l’ultimo livello.

L’ultima «trovata» del governo è infatti una nuova tassa sull’ascensore. Una delle solite furbate all’italiana per colpire ancora una volta il mattone: infatti nonostante sia stata abolita la tassa sulla prima casa, tramite escamotage come questi si va a colpire ugualmente i possessori, facendo si che quest’ultimi paghino addirittura di più di quanto non avessero fatto nel caso in cui fosse rimasta la Tassa sulla Prima casa.

La notizia è stata portata alla luce da Confedilizia, che ha messo molto in evidenza quanto accaduto, al punto che il Ministero dello Sviluppo Economico ha dovuto rilasciare una nota nella quale tuttavia non smentiva la veridicità della presenza della nuova tassa nel nuovo progetto di legge.

L’aumento sarebbe infatti ”mascherato” non come una vera e propria tassa sugli ascensori, ma come un  <<Obbligo di verifica straordinaria degli ascensori esistenti previsto dallo schema d.p.r. messo a punto dal Mise per recepire le Nuove direttive Europee >>

In questo modo si rende praticamente nullo il beneficio contratto dagli italiani dall’abolizione della Tasi sull’abitazione principale, in quanto vengono così facendo imposti esborsi che sono addirittura il doppio di quanto non costava la Tasi stessa.

In questo modo si continua a prendere in giro i cittadini che, invece di essere tutelati dal proprio Stato, vengono praticamente derisi, con un continuo colpo ferale nei confronti di tutte quelle persone che hanno deciso di investire quelli che magari erano i risparmi di tutta una vita sul ”mattone”.

Nonostante le numerose richieste avanzate da parte delle associazioni dei consumatori, il Primo Ministro Matteo Renzi ha deciso di ratificare in ogni caso questa nuova normativa, che porterà ad un esborso fino a 750 euro annui per Nucleo Familiare.

Intanto il Ministero precisa che «non ci sarà alcuna verifica straordinaria sugli ascensori, bensì controlli di sicurezza da svolgersi nell’ambito della prima verifica ordinaria utile.

Una maggiore attenzione sarà concentrata solo gli per impianti molto vecchi installati prima del 1999». Una smentita che non smentisce il salasso e che non mette fine a una polemica destinata ad esplodere.