La piscina interrata: guida definitiva e normative
La piscina interrata (vedi qui per avere un idea dei vari modelli) è un sogno di tantissime persone: possederne una in casa propria significa divertimento assicurato in compagnia, relax in coppia o in solitudine, momenti unici da vivere con gli amici oppure in famiglia. Eppure, quando si avvicina la bella stagione ed il caldo, l’argomento piscina interrata solleva sempre tantissimi dubbi: è infatti inevitabile affrontare i problemi del tema, quali i costi della piscina, i permessi necessari, le normative e le regolamentazioni, gli obblighi e tutta la burocrazia che sta dietro alla realizzazione della piscina. Spesso e volentieri chi vuole realizzare il sogno di una piscina interrata non sa a chi rivolgersi, non conosce i costi e le leggi dietro a questo tipo di costruzione.
Si tratta sicuramente di un intervento che richiede personale qualificato, professionisti e numerosi documenti certificati. Analizziamo insieme, in questa guida definitiva, come comportarsi per realizzare una piscina interrata da sogno.
Innanzitutto, per poter costruire una piscina interrata dal nulla, è essenziale che venga verificata la fattibilità sul terreno d’interesse: nello specifico, il terreno ove sarà edificata la piscina deve possedere dei requisiti particolari. Solitamente i vincoli sono paesaggistici o urbanistici: in quel caso, la piscina dovrà possedere un colore di rivestimento ed una dimensione adeguata, e per tale questione è necessario rivolgersi all’ufficio Edilizia Privata del proprio comune di residenza. Se siete fortunati ed il terreno che avete a disposizione per costruire la piscina interrata non presenta nessun vincolo particolare, allora sarà sufficiente presentare la domanda di permesso al Comune di residenza; il documento di interesse è chiamato Segnalazione Certificata di Inizio Lavori (o SCIA). Tale documento deve riportare tutte le caratteristiche tecniche ed impiantistiche che la piscina interrata possederà una volta ultimata; nel documento si parla di dimensioni, colori, materiali, tipologie impiantistiche e qualità costruttive, fonti d’acqua. Una volta depositata la domanda, il privato può cominciare ad eseguire i lavori ed il Comune dove lo SCIA è stato depositato ha 30 giorni di tempo a disposizione per muovere dubbi o obiezioni riguardo il progetto. Finiti i lavori, deve essere presentato nello stesso comune il documento di Dichiarazione di conformità del progetto: tale documento segnala che il progetto è andato a buon fine, che ha rispettato tutte le norme di interesse e che i lavori si sono correttamente conclusi.
L’ultimo passo da seguire è l’accatastamento della piscina interrata: questo step comporta un aumento di valore dell’abitazione, ed è obbligatorio tanto quanto quelli precedenti. Questo iter burocratico è macchinoso ma necessario, nonché obbligatorio, e prevede dei costi che variano dai 1000 euro ai 2000 euro.
Ristrutturazione di una piscina interrata
Spesso e volentieri le piscine richiedono degli aggiornamenti, qualche intervento strutturale per ampliarle, per esempio, o per rimetterle a nuovo. Anche per ristrutturare una piscina interrata occorre seguire delle norme burocratiche: l’iter parte ancora una volta col deposito dello SCIA al proprio Comune. Esistono degli sgravi fiscali interessanti per chi ristruttura la propria piscina interrata: si può ottenere uno sgravo fino al 50% se si ristruttura esteticamente una piscina, se viene rifatto l’impianto interno o se ne viene aumentata la performance e la capacità funzionale.
Un aspetto interessante, che riguarda sia la costruzione di nuove piscine che la ristrutturazione: se la piscina viene costruita in un’abitazione non lussuosa (cioè che non fa parte delle categorie catastali A/1-A/8-A/9) si può allora applicare l’aliquota di tassa IVA ridotta al 4%, come prevede la legge sulla realizzazione di immobili qualificabili come “prima casa”.
Infine, la legge non considera la piscina interrata come un lusso di per sé, dunque aldilà dell’iter burocratico che la costruzione prevede, e dei costi intrinsechi della realizzazione, il privato non dovrà pagare più tasse rispetto a prima. Questo vale per tutte le piscine che hanno una metratura inferiore agli 80 metri quadrati.