La storia della Ducati: quando la passione incontra lo sport

Come ben sappiamo, sono tante le case italiane che possono vantarsi di aver unito la passione per lo sport alla massima ricerca della qualità anche estetica, ma pure delle performance più alte. Sicuramente la Ducati è una di queste realtà, una realtà italiana che porta alto lo stendardo della passione tricolore della moto nel mondo intero. La casa che nasce a Borgo Panigale ha davvero tanto da raccontare, quando si tratta di passione per lo sport, la qualità e l’inconfondibile ricerca di un made in Italy. Oggi come oggi, sappiamo che Ducati ha nove filiali sparse a livello internazionale, 1135 dipendenti, e più di 42mila moto in tutto il mondo: ma tutto comincia il 4 luglio del 1926 dalle mani di Marcello Cavalieri Ducati e Bruno, che fondano la Società Radio Brevetti Ducati che si occupava di realizzazione di materiale radio elettrico. Tutto comincia da Adriano Ducati, uno studente di fisica che nel 1924 diventa famoso in Italia e nel mondo per essere riuscito a stabilire un collegamento radio fra gli USA e l’Italia, usufruendo proprio di un apparecchio a onde corte che egli stesso aveva inventato. Ducati ancora non lo sa ma questo è l’inizio, assieme al fratello, di una meravigliosa avventura che lo porterà a produrre prima apparecchi da trasmissione radio (allora molto in voga) e poi finalmente moto. Vediamo quindi le tappe fondamentali di una bella storia di genio, passione e applicazione poi donate anche allo sport.

 Un po’ di storia: come comincia tutto

Il primo stabilimento, come noto, apre a Borgo Panigale, durante la seconda guerra mondiale. I bombardamenti successivi, nel corso del secondo conflitto mondiale, distruggono buona parte dei laboratori dell’azienda, e furono i fratelli Ducati, non scoraggiati, decisero di ricostruire tutta l’azienda. Nasce il Cucciolo, che nel 1950 è la prima bicicletta dotata di un motore a telaio e che fu un vero successo per gli italiani. Ma dopo questo fatto, è Giuseppe Montano una delle figure alle quali la Ducati deve di più in assoluto: una persona che riesce a dare alla Ducati quel know-how che le mancava e che la contraddistingue oggi nel mondo, come potete leggere nel consultare questo blog magazine per veri appassionati Ducati che sottolinea le unicità di questa azienda.

Fu Montano, a metà del Novecento, a dare le basi e le condizioni per fare in modo che Ducati potesse entrare nel magico mondo delle competizioni sportive, dal quale non è più uscita. Grazie alle sue intuizioni e soluzioni, Montano scopre le modalità migliori per consentire a Ducati di eccellere in pista, costruendo prodotti vincenti e soluzioni tecniche idonee per garantire anche la produzione di serie.

Non solo ingegno, ma anche capacità tecniche: questo è Ducati. Che grazie al supporto di uno dei più famosi ingegneri italiani, Fabio Taglioni, autore di ben 1000 progetti fra cui alcuni leggendari, riesce a rilanciarsi sempre di più.

 Guardando sempre al futuro

Questa non è una storia comune: è la storia di un’azienda che ha puntato moltissimo sulla passione per vincere, per realizzare dei sogni e che ha portato in alto il nome dell’Italia nel mondo dello sport a due ruote. E di uno stabilimento che non vive di gloria passata, ma che continua, invece, a guardare al futuro ed alle sue prospettive con una rinnovata fiducia. Solo per dare qualche news, ora Ducati sta guardando al nuovo stabilimento creato a Rayon, Thailandia, inaugurato nel settembre del 2011. Una nuova esperienza, nuovi mondi e territori per un marchio che porta design, stile e prestazioni al massimo della potenza e nel mondo intero.

Previous Article
Next Article