L’arredo studio come bene strumentale per la produttività

Il mondo del lavoro non si ferma solo alle aziende è fatto anche di liberi professionisti come avvocati, medici, ingegneri, commercialisti e via dicendo.

Quando si pensa ad un libero professionista la prima cosa che viene in mente alla maggior parte delle persone è l’immagine di una figura con capacità e conoscenze specifiche, in grado di saper risolvere problemi complessi.

Valutare le capacità e le competenze di un professionista richiede tempo, non è una cosa che si capisce al primo incontro.

Nel momento in cui un cliente entra nello studio di un professionista per la prima volta focalizza la sua attenzione sull’arredamento dello studio: quanto è luminoso, che stile è stato utilizzato, la scrivania che ha scelto …

Dice un proverbio famoso “l’abito non fa il monaco”, ma nel caso dell’arredamento da studio vale esattamente il contrario.

Riconoscere un professionista dall’arredo studio

L’arredo studio rispecchia, come anche quello di casa, la personalità di chi si trova in quel luogo.

L’ufficio, o lo studio in questo caso, sono il luogo dove si trascorre la maggior parte della giornata: dunque la persona che lo “vive” ogni giorno deve creare un ambiente in cui si sente a proprio agio ed è stimolato a produrre.

Entrare e vedere un arredo studio dallo stile indefinito, dove ogni cosa sembra messa senza una logica, cosa pensi che possa comunicare ad un nuovo cliente?

Un approccio al lavoro poco definito, a tratti confusionario e forse neanche  così tanto competente.

Budget e design nell’arredo studio

Budget e design sono le variabili che guidano la maggior parte delle scelte quando si parla di arredamento, ma non sono certamente le uniche e le più importanti: è necessario definire obiettivi ben precisi.

Il modo giusto di scegliere l’arredo studio prevede di partire dalla considerazione che ogni unità è un bene strumentale per la produttività, la tua e quella dei tuoi dipendenti.

L’ideale sarebbe procedere per stanze e, in base alla destinazione d’uso, scegliere lo stile dei mobili.

Per esempio, nella stanza del professionista, è necessario acquistare una scrivania studio di design e direzionale: un piano di lavoro ampio e spazioso ricco di stile che sia in grado di comunicare l’importanza della posizione ricoperta.

Viceversa per gli ambienti occupati dai dipendenti sono necessari mobili per lo studio operativi, pensati per persone che trascorrono molto tempo seduti al computer.

Assegnare ad ogni ambiente e stanza “un obiettivo” porta il vantaggio di diminuire il margine di errore al momento dell’acquisto, creando il famoso effetto wow nei clienti che per la prima volta entrano nello studio.

Operatività e funzionalità

Nell’arredo studio sono due gli elementi che rendono l’ambiente operativo e funzionale: la scrivania e le librerie.

Come sottolineato in precedenza, le scrivania studio è la protagonista indiscussa: tutti gli occhi sono puntati su di lei, sul suo stile, su come sono disposti gli oggetti su di lei, se c’è ordine.

Avere un piano di lavoro spazioso è importante per non dare l’idea di essere una persona disordinata a chiunque entri nel tuo studio, da un potenziale cliente ad un fornitore importante.

Un archivio documenti efficiente

Le librerie sono il tuo strumento principale per creare uno spazio di archiviazione efficiente.

Organizza ogni scaffale in base alla tipologia di intervento, associando magari dei colori, ed inserisci tutte le pratiche ed i documenti associati a ciascun cliente: ti consiglio di utilizzare delle cartelline in modo da evitare smarrimenti.

Anche la presenza di librerie, mensole ed armadi è un mezzo per comunicare ordine e serietà e, soprattutto, aiuta tutto lo studio a non perdere tempo nella ricerca delle pratiche quando si è con un cliente. 

Sparire per molto tempo alla ricerca di un documento o iniziare a svuotare cassetti davanti ad un cliente non è affatto professionale: ne vale della tua immagine!

Luminosità e colore delle pareti

Scegliere infine l’arredo studio facendo sempre attenzione a creare un ambiente luminoso, che favorisce la concentrazione: un valido aiuto arriva dalla cromoterapia.

Largo spazi a tonalità chiare nelle pareti, nei complementi di arredo e negli accessori: il bianco, il grigio chiaro oppure il beige sono molto indicati rispetto a toni scuri e forti che, tra le altre cose, fanno sembrare l’ambiente molto poco spazioso.

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