Materiali per l’imballaggio: quali sono i più utilizzati
Al giorno d’oggi, in seno alla rivoluzione avvenuta con l’avvento della tecnologia e del processo di digitalizzazione, le distanze sembrano essersi accorciate fino ad azzerarsi completamente. Chiaramente, questo ha condotto ad un completo ridimensionamento dei bisogni e della percezione delle persone in merito al tempo e allo spazio. La nascita di fenomeni come l’e–commerce – non più appannaggio delle sole grandi aziende, ma anche di piccoli imprenditori – poi, ha reso la catena di distribuzione e il settore imballaggi ancor più importanti per l’economia internazionale.
Attualmente, infatti, tonnellate di pacchi si muovono in giro per il mondo, sfruttando i materiali più disparati per poter arrivare in sicurezza fino alla loro destinazione finale. Tra i materiali più adoperati per le operazioni di packaging e imballo delle merci c’è il cartone; questo materiale viene utilizzato per la realizzazione sia di elementi destinati al riempimento interno dei pacchi (a titolo di esempio è possibile visionare questo rotolo di cartone ondulato su Imballaggi-2000.com) sia per i contenitori stessi, che possono essere pacchi o scatoloni di varie dimensioni.
Il materiale da imballaggio, insomma, riveste un ruolo cruciale nella fase di spedizione di un prodotto, sia che si tratti di un trasloco, di una vendita tra privati o tra aziende. Insomma, il fine ultimo dell’operazione risulta irrilevante, nonostante – in ogni caso – è bene sottolineare che un’azienda in grado di curare il packaging con cui spedisce i propri prodotti ha delle chance in più di implementare la propria reputazione sui mercati locali e internazionali.
È fondamentale, inoltre, puntualizzare che in varie occasioni può essere necessario proteggere gli oggetti fragili durante il trasporto, in modo da evitare che, questi, si riducano in mille pezzi. Per farlo, bisogna avere considerazione della fase di imballaggio e fare attenzione ad usare una tipologia di materiale che sia adatta al tipo di prodotto e alle sollecitazioni a cui sarà soggetto. Nelle prossime righe, scopriremo alcune tra le tipologie più utilizzate di materiali da imballaggio attualmente sul mercato.
Pluriball
Tra i materiali più utilizzati per poter rinforzare il packaging dei prodotti troviamo il pluriball. Questo peculiare oggetto da imballaggio è tra i più economici e funzionali, essendo completamente riciclabile e riutilizzabile ed essendo molto diffuso, venendo adoperato estensivamente per avvolgere prodotti fragili. Il pluriball ha delle proprietà ammortizzanti con cui protegge al meglio ceramica e vetro, per esempio. Si tratta, di fatto, di fogli di polietilene ricoperti di bolle d’aria. Esistono diverse tipologie di pluriball, differenziandosi per grammatura e spessore e adattandosi all’avvolgimento di elementi di qualsiasi forma.
Polistirolo
Il polistirolo permette di riempire gli spazi vuoti nei pacchi creando delle vere e proprie pareti di copertura con cui fare spessore e proteggere al meglio gli oggetti. Esistono diverse tipologie e formati anche di polistirolo, venendo adoperato sia come palline o patatine, sia come fogli solidi e sagomati utili a bloccare l’oggetto in una posizione che possa essere abbastanza stabile da garantire protezione e stabilità all’oggetto all’interno della scatola. Se utilizzato in modo oculato, il polistirolo rappresenta uno dei più efficienti materiali di protezione da imballaggio.
Cartone ondulato
Quando si parla di cartone ondulato si fa riferimento ad un materiale che, soprattutto in questi anni, ha trovato sempre più spazio e margine di utilizzo sia per gli imballaggi professionali, sia nell’utilizzo domestico. Il cartone ondulato è completamente riutilizzabile e facilmente smaltibile. Rappresenta una soluzione ecologica ed economica con cui poter proteggere al meglio gli oggetti. Spesso, viene adoperato sotto forma di spigoli per conferire una ulteriore stabilità al carico ed una maggiore protezione dagli urti. La struttura spessa lo rende perfetta per evitare perforazioni e danni da urto.