Putin: “Non siate stupidi, Isis è uno strumento USA per destabilizzare il Medio Oriente”
“Il processo di trasformazione del gruppo terroristico dell’Isis in uno Stato con un proprio esercito, polizia, bilancio, tasse e strutture sociali non sarebbe mai avvenuto senza l’aiuto dell’Occidente e delle monarchie del Golfo Persico”.
Queste le incredibili parole di Vladimir Putin, Presidente della Federazione Russa.
Gli analisti russi, ripresi dall’agenzia di stampa TASS, puntano il dito contro l’Occidente e gli Stati Uniti per quel mostro (lo Stato islamico) che secondo loro sarebbe stato partorito a tavolino.
L’Isis nasce come una cellula di al-Qaeda in Iraq nel 2013. In pochissimo tempo è cresciuto a dismisura, riuscendo a dichiarare guerra ad alcuni paesi.
Nell’estate dello scorso anno i fondamentalisti conquistano Mosul, la seconda città più grande dell’Iraq e dichiarano la nascita di un califfato che si estende da Aleppo, nel nord della Siria, alla provincia di Diyala, a est dell’Iraq, con una popolazione di sei milioni di persone.
“Nonostante fosse ad un livello embrionale, l’Isis già riceveva finanziamenti e rifornimenti da diversi paesi. Tra questi il Qatar, lo stesso paese che ospita il comando delle forze armate degli Stati Uniti in Medio Oriente”.
Sappiamo che, ad un certo punto, dal Qatar sono stati trasferiti allo Stato islamico una somma di 300 milioni di dollari tramite conti correnti fittizi.
Il principale conto era registrato in una banca svizzera a Berna (poi sequestrato). Proprio da questo fondo, l’Isis avrebbe attinto per porre le sue basi.
“Lo Stato Islamico, oggi, ha risorse finanziarie proprie. Oltre alle azioni tipiche dei terroristi (sequestri, estorsioni, opere d’arte), il califfato ricava cospicui utili dalla vendita del petrolio alla Turchia, Giordania e Siria”.
Inoltre, l’Isis ha puntato molto anche sulla propaganda. Forte dell’appoggio dei media occidentali, riesce ad incutere terrore anche tramite i video delle esecuzioni capitali che creano scompiglio e sgomento nell’opinione pubblica.
Così, le potenze forti dell’Occidente hanno creato un capro espiatorio su cui riversare l’odio, lo sdegno e tutte le colpe per qualsiasi misfatto.