Quando la riparazione di un muro scrostato richiede il supporto di un esperto
Spesso sui muri della nostra casa o appartamento, con il passare del tempo, possono saltare all’occhio le prime imperfezioni che, se non trattate a dovere, tendono a svilupparsi in un danno molto serio (una delle tante cose che abbiamo evidenziato in un articolo precedente).
Un muro scrostato, anche solo parzialmente, magari sembra facile da sistemare e di conseguenza si sceglie un rimedio casalingo, ma per tutte le casistiche è sempre meglio affidarsi al consiglio di un esperto che saprà identificare la tecnica di riparazione giusta e ai successivi interventi di manutenzione ordinaria.
Durante la fase di valutazione del danno al muro, è importante saper riconoscere e distinguere tra una scrostatura superficiale della vernicie, oppure problemi all’intonaco che richiedono un intervento più profondo.
PERCHÈ È IMPORTANTE RIPARARE UN MURO SCROSTATO
Non intervenire per ripristinare o sistemare un muro scrostato, oltre che ad essere antiestetico, a lungo andare può dare vita a problematiche più serie come ad esempio eventuali crepe nei muri che possono influire sulla stabilità della struttura.
La causa di questi danni, che inizialmente sono leggeri e col tempo aumentano di grandezza, generalmente sono dovuti alla forte umidità in cui si trova il muro del locale in questione. Il deterioramento può essere dovuto all’utilizzo di una pittura non adatta o perchè non si esegue normale manutenzione per un lungo periodo di tempo.
Generalmente, interventi di salvaguardia e prevenzione delle mura di casa andrebbero effettuati una volta ogni 2 anni tramite una ritinteggiatura completa dei locali. Spesso però questo tipo di lavoro viene rimandato, permettendo alle muffe di attaccare e proliferare nelle pareti, scrostando col tempo i muri in maniera più evidente.
Prima di procedere alla riparazione, è consigliabile valutare la causa che scatena questo scrostamento delle pareti per capire l’intervento più adatto da effettuare.
Se per esempio il problema deriva da muffe o umidità, al momento della riparazione si potrà scegliere di utilizzare pitture o malte specifiche per ambienti umidi. Un altro fattore da non trascurare è il rispetto dei tempi di asciugatura delle superfici pitturate o della calce applicata.
Infatti nella maggior parte dei casi, questi interventi richiedono un lavoro di più giorni e se non li si rispetta, cercando di accelerare il processo, il risultato potrà essere inizialmente valido ma si rivelerà poco resistente nel tempo.
Il corretto indurimento del nuovo intonaco infatti avverrà solamente applicando le giuste procedure e tempistiche, cioè con una corretta umidificazione della malta, attendendo poi il suo essiccamento completo. Se si saltano questi pasaggi, la formazione di crepe è molto alta, vanificando l’intervento di manutenzione appena fatto.
TECNICHE DI RIPARAZIONE
A seconda della gravità di scrostamento del muro, si interverrà in maniere più o meno invasive, agendo sull’intonaco o in profondità, come nel caso di danneggiamento di muri esterni. Di seguito verrà proposto un elenco con decrizioni accurate passo passo, per avere una idea chiara sui tipi di intervento applicato da professionisti nel settore a seconda delle necessità.
Solitamente, quando il danno è di lieve o grave entità, bisogna intervenire subito con i seguenti passaggi:
Rimozione della vernice
Prima di effettuare qualsiasi intervento di manutenzione, bisognerà eliminare la vernice lungo tutta la parte interessata dal danneggiamento. Questo procedimento, se effettuato solamente con raschietto e prodotti specifici, potrebbe impiegare molto tempo a seconda della grandezza della stanza, che si sommerà alle numerose ore dei passaggi successivi.
Infatti per ridurre le tempistiche ma allo stesso tempo avere un risultato migliore, è consigliabile utilizzare una levigatrice. Questo macchinario consente di levigare intonaci, scrostare la pittura e livellare tutte le irregolarità delle pareti per preparare una superficie in poche ore.
Lavaggio
Una volta effettuato il passaggio preliminare di levigatrice, bisognerà rimuovere anche la più piccola traccia di materiale in eccesso sulle pareti. Quindi si procederà ad un lavaggio di tutto il muro interessato, inoltre ce ne sarà bisogno di un secondo a termine della lavorazione. Dopo aver aspettato il tempo necessario per l’asciugatura di tutta la superficie, si potrà procedere con le fasi successive.
Stuccatura
Fase più delicata dell’intero intervento di manutenzione. Infatti sarà compito dell’esperto imbianchino o muratore effettuare una stuccatura completa, al fine di andare a colmare eventuali buchi, crepe o ammaccature che i muri possono aver subìto nel tempo e rendere le superfici omogenee e livellate. A seconda della sua composizione chimica, lo stucco può servire a tre funzioni principali: rasare, riempire e ricostruire. Infatti in commercio si possono trovare tutte queste tipologie e bisognerà scegliere quello più adatto al tipo di lavoro necessario sulle pareti.
Dopo aver stuccato la parte interessata, bisogna aspettare del tempo per permettere allo stucco di ascugare ed indurirsi. Successivamente si potrà passare al prossimo step.
Per intervenire su parti molto danneggiate o esterne all’abitazione, servirà un materiale più resistende dello stucco, ovvero la malta. Particolare attenzione è da rivolgere nel processo di applicazione del prodotto sulla parete, infatti dovrà rimanere sempre umido e malleabile per una perfetta asciugatura. In seguito poi si potrà passare alla rifinizione della stessa con semplice carta vetro, che ha una grana grossa ideale per questo tipo di materiale. Per lo stucco invece si utilizzeranno carte più fini e un procedimento più delicato, descritto nel prossimo punto.
Scartavetratura (o carteggiatura)
Dopo aver aspettato l’asciugatura dello stucco, sarà necessario intervenire sulla superficie indurita ed irregolare attraverso la scartavetratura (o carteggiatura), per donare al muro un aspetto liscio e uniforme come prima dello scrostamento. Attraverso appositi strumenti e carte abriasive di diversi livelli, bisognerà riportare lo stucco in pari con il resto della parete.
Per questo tipo di operazione i professionisti usano di solito anche una levigatrice, che permette di velocizzare il lavoro e creare meno polvere, grazie ai sistemi di aspirazione del macchinario. Il risultato sarà una superficie perfettamente piana, pronta per il lavaggio finale che eliminerà ogni residuo di polvere. Una volta finito questo lavoro di carteggiatura, la parete sarà pronta per essere pitturata. Ma prima, per garantire uniformità al colore, bisognerà passare del primer o del fissativo.
Utilizzo di primer o fissativo
Questa operazione che precede la passata della pittura, è fondamentale per assicurare un tono uniforme all’intera area di lavoro ed è consigliato soprattutto sulle pareti nuove o molto porose.
Il primer è un composto di resine acriliche che permettono di uniformare il colore e migliorare l’assorbimento della pittura sulle pareti su cui si sta lavorando, anche su quelle non abituate ad assorbire il colore.
Questo tipo di prodotto fissante si applica con il classico uso di rullo o pennello ed è sviluppato per essere traspirabile, non infiammabile e soprattutto isolante. Ideale per l’utilizzo dopo la carteggiatura dello stucco, costituisce la superficie finale su dove verrà passata la pittura, ma prima di proseguire con la tinteggiatura bisognerà essere sicuri che il primer si sia asciugato perfettamente.
Dopo aver preso tutti questi accorgimenti, si potrà passare alla fase finale di lavorazione.
Verniciatura
Step finale per riparare un muro scrostato.
In base alle dimensioni della parete da pitturare, si potrà scegliere l’utilizzo di rullo o pennello. Il primo è indicato per le superfici ampie ed estese, mentre il secondo per segmenti ridotti o per fare dei punti dove è richiesta più attenzione e precisone.
Anche la scelta della tipologia di pittura da stendere non è da sottovalutare. Infatti è buona norma utilizzare un prodotto uguale o simile a quello già presente sul muro, perchè sennò le possibilità di sfogliamento della nuova vernice saranno abbastanza alte e si dovrà ripetere il lavoro, sprecando tempo prezioso.
QUANDO RIVOLGERSI AD UN ESPERTO
Tutte le tecniche descritte in precedenza possono sembrare di facile applicazione, ma senza adeguata esperienza e manualità si potrebbe rischiare di non risolvere il problema di scrostamento, o magari avere buoni risultati nell’immediato ma dover intervenire nuovamente dopo poco tempo.
Lo stucco in particolare, necessita di una elevata capacità di utilizzo perchè è un materiale che asciugandosi si indurisce, rendendone difficoltoso l’utilizzo dopo poco tempo. Anche la scelta della pittura è una parte molto importante, infatti ormai ne esistono di diverse tipologie e individuare quella più adatta al muro da verniciare può risultare complicato e con la possibilità di sbagliare nell’acquisto.
Per questi motivi infatti, prima di qualsiasi intervento casalingo, è consigliabile sentire sempre il parere di un esperto, come per esempio di un imbianchino o di un muratore, che saprà riconoscere la problematica e il tipo di intervento da attuare, per riparare in maniera del tutto professionale la superficie in questione.