Restauro edile: le fasi più importanti della ristrutturazione di un palazzo

Quando si parla di edilizia e di restauri, soprattutto, si fa riferimento ad un argomento estremamente ampio e sfaccettato, all’interno del quale si rivela importantissimo esplorare ogni fattore e scenario coinvolto, sia per poter ottimizzare al meglio la funzionalità degli edifici, sia in merito alla resa estetica dei paesaggi urbani caratterizzati da edifici in buone condizioni piuttosto che da strutture fatiscenti. Nel contesto contemporaneo, del resto, gli edifici non rappresentano più mere strutture statiche, affermandosi come ambienti polifunzionali, spesso, testimoni di storia e cultura territoriali. Preservare gli edifici, dunque, è cruciale per poter mantenere intatta l’integrità strutturale di intere comunità e per preservare la bellezza delle città.

Appare chiaro, alla luce dei presupposti, che i restauri edili non servano soltanto a riparare i danni o a migliorare la resa estetica di un edificio, svolgendo un ruolo di primo piano nel garantire che le abitazioni di ognuno di noi possano essere sicure, efficienti e confortevoli. Tenendo conto dell’importanza sempre maggiore che la casa ricopre nel quotidiano di un individuo, affermandosi come il rifugio in cui trovare ristoro al termine di una lunga giornata e dove costruire ricordi preziosi in compagnia dei propri cari, l’ottimizzazione della vivibilità e dell’aspetto estetico della casa diventa un argomento importantissimo, non relativo soltanto alla cura degli interni, ma anche alla preservazione degli esterni, delle strutture e degli edifici nel complesso.

Come già precedentemente accennato, dunque, i restauri edili rendono necessaria la considerazione di numerosi fattori utili a compiere gli investimenti dedicati con un approccio informato e consapevole nei confronti delle specificità dell’edificio, tenendo conto che ognuno di essi abbia le sue peculiarità, richiedendo un’attenzione personalizzata e una progettazione su misura. In ogni caso, ci sono delle fasi fondamentali che è possibile evidenziare, comuni a qualsiasi tipologia di restauro e utili a guidare il processo trasformativo dell’edificio stesso. Nelle prossime righe andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sulle fasi più importanti della ristrutturazione di un palazzo.

Valutazione e progettazione

La prima fase, importantissima per garantire un prosieguo dei lavori funzionale, riguarda l’analisi della struttura e l’identificazione di tutte le eventuali problematiche e i danni strutturali su cui bisognerà agire. La valutazione della stabilità complessiva dell’edificio attraverso un sopralluogo rappresenta una fase cruciale per poter pianificare al meglio il restauro, elencando tutti gli interventi da eseguire, la scelta dei materiali e la definizione dei budget e dei tempi utili per portare i lavori a termine.

Riparazioni strutturali e lavori di conservazione

Durante le prime fasi di lavorazioni applicative, è importantissimo rimuovere tutte le sezioni e le parti dell’edificio profondamente compromesse. In questo modo, sarà possibile agire sul recupero delle parti ancora integre, sostituendo il resto con materiale nuovo con il quale rendere più sicuro e funzionale l’intero stabile. Dopo aver rimosso gli elementi danneggiati, dunque, è possibile rinforzare muri e fondazioni, prolungando la vita dello stabile e mettendo in sicurezza l’intero edificio.

Interventi sugli esterni

La fase di lavorazione sull’esterno prevede il ripristino della parte esteriore dell’edificio, coinvolgendo anche le opere sull’intonaco danneggiato. Quest’ultimo aspetto ricopre un ruolo fondamentale per l’ottimizzazione estetica e delle performance di isolamento dell’edificio. Oltre a intervenire con opere di conservazione, i lavori di questo tipo includono anche la posa di intonaco di finitura per esterni. Questa fase è importantissima per decretare l’aspetto finale dell’edificio, scegliendo se preservare quello originale o se sviluppare un nuovo progetto con cui aggiungere decorazioni architettoniche o finiture nuove che impreziosiscono ulteriormente lo stile dell’edificio. Ricordiamo, in conclusione, che la posa dell’intonaco all’esterno è necessaria per proteggere le pareti da intemperie, agenti atmosferici e umidità.

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