Teflonatura nel campo dell’industria alimentare

La teflonatura alimentare è una particolare tecnica di rivestimento che permette il trattamento di alcune superfici di macchinari industriali. La teflonatura è necessaria per rendere le superfici antiaderenti, evitando l’attaccamento di alcuni alimenti in fase di lavorazione.

Che cos’è la teflonatura?

La teflonatura è una materia plastica liscia al tatto e resistente ad alte temperature (fino a 300°C) che viene utilizzato nell’industria alimentare e casearia per ricoprire superfici utilizzate ad alte temperature e a cui si richiede antiaderenza e inerzia chimica.

I vantaggi della teflonatura alimentare sono:

  • facilità di pulizia;
  • ottima resistenza alle alte temperature, grazie alle caratteristiche del PTFE;
  • resistenza ai cicli di lavaggio;
  • riduzione degli scarti nei prodotti e dei difetti dei prodotti;
  • riduzione dei tempi di pulizia e di conseguenza di fermo della macchina;
  • elevata qualità del prodotto finito;
  • maggiore produttività delle macchine.

Non bisogna assolutamente lavare queste superfici con una pressione superiore a 5 bar e utilizzare prodotti aggressivi o non adatti al contatto con gli alimenti.

Come viene realizzata la teflonatura alimentare?

La teflonatura alimentare utilizza polimeri della classe dei perfluorocarburi come PTFE (Politetrafluoroetilene), PFA (perfluoroalkoxy) e FEP (etilene propilene fluorurato).

I polimeri vengono combinati con altre resine per esaltare al meglio le caratteristiche di ogni prodotto.

La teflonatura viene applicata sulle superfici pretrattate per garantire una maggiore aderenza del rivestimento.

Come viene realizzato?

  • La prima fase è la preparazione del substrato metallico: si inizia rimuovendo le impurità presenti, la pulizia può avvenire in diversi modi a seconda della tipologia del macchinario. Questa fase è importante per rendere la teflonatura di alta qualità.
  • In un secondo momento si procede con la pulizia delle superfici attraverso abrasivi, in questo modo la superficie si presenta rugosa e in grado di aderire bene al rivestimento.
  • La fase principale della teflonatura è l’applicazione a spruzzo del rivestimento che andrà a creare con uno o più strati, antiaderenza, scorrevolezza o resistenza agli agenti chimici.
  • Successivamente avviene la polimerizzazione in forno, che è la fase che permette alle molecole di unirsi e diventare un vero e proprio strato.

La teflonatura alimentare con tecnica NSK (NonSticK coatings), comprende una linea di rivestimenti antiaderenti ottenuti con rivestimenti PTFE, PFA e FEP, polimeri studiati per ottenere l’antiaderenza in prodotti che per loro natura si attaccano facilmente alle superfici.

Una delle applicazioni più comuni è quella delle padelle antiaderenti.

La teflonatura alimentare come quella offerta da STT Italia permette di evitare l’aderenza di prodotti come pasta, formaggio o farina alle macchine di lavorazione. La teflonatura è utilizzata anche per evitare l’adesione di vernici, inchiostri, gomme e plastiche in altri ambiti industriali.

La teflonatura permette il miglioramento nel funzionamento dei macchinari e una facilità nella pulizia.

I rivestimenti nell’industria alimentare

Alcuni campi dell’industria alimentare richiedono l’utilizzo della teflonatura per migliorare il funzionamento dei macchinari.

Il rivestimento più utilizzato è quello in PTFE, o più comunemente conosciuto come Teflon®, viene utilizzato dall’industria alimentare per ridurre gli sprechi e gli scarti durante la lavorazione.

Inoltre permette una riduzione dei tempi, un’omogeneità nel prodotto finito e una maggiore durata dei componenti meccanici soggetti a corrosione.

PTFE ha qualità molto utili all’industria alimentare, prima su tutte è l’antiaderenza, la resistenza al calore e agli agenti chimici.

Le padelle antiaderenti sono spopolate negli ultimi anni perché permettono di avere alcune facilitazioni in cucina, come la possibilità di cucinare utilizzando pochi grassi. Infatti, non è più totalmente necessario utilizzare un grasso, come olio o burro, per non fare attaccare l’alimento cucinato, ma la padella agisce già in questo modo.

Un’altra caratteristica che i rivestimenti PTFE forniscono alla cucina è la possibilità di avere una cottura omogenea, perché permette una distribuzione del calore in modo organico.

I rivestimenti antiaderenti più comuni sono di tre tipi, ogni materiale presenta alcune peculiarità:

  • teflon (PTFE): è il più utilizzato in combo con l’alluminio per tutte le caratteristiche specifiche del polimero, come la resistenza al calore e la capacità di distribuirlo in modo omogeneo, la pecca è che rischia di graffiarsi se non vengono utilizzati gli strumenti adatti;
  • ceramica: non si graffia e ci permette una resistenza ad alte temperature;
  • pietra: anch’essa resistente ad alte temperature e lavabile con facilità.

La teflonatura alimentare può essere dannosa?

Secondo la normativa MOCA ,  normativa che stila le regole per la sterilizzazione e compatibilità di tutti i materiali e oggetti a contatto con gli alimenti durante la produzione, PTFE si presenta come un ottimo alleato per l’industria alimentare. È importante un controllo costante dei materiali e della qualità dei prodotti utilizzati nell’industria alimentare, questo perché i materiali potrebbero provocare gravi danni all’uomo o all’ambiente.

I materiali devono essere sufficientemente inerti per non intaccare in alcun modo gli alimenti.

Previous Article
Next Article