Tetto in Eternit? Procedi con la bonifica

Con il termine Eternit vengono normalmente chiamati i famosi pannelli ondulati o il materiale di cui sono composti. In realtà è un marchio registrato da Ludwig Hatscheck, il suo creatore.

Il nome scientifico del materiale è fibrocemento o cemento-amianto. La sua nascita è dovuta all’invenzione dell’ingegnere austriaco che lo realizzò per la prima volta nel 1901; dopo l’acquisizione del brevetto da parte di una società svizzera, iniziò la produzione industriale e nel breve volgere di alcuni anni il suo impiego crebbe in maniera esponenziale, raggiungendo un incredibile successo.

Da allora fino a poche decine di anni fa, l’Eternit è stato ampiamente utilizzato soprattutto per la realizzazione delle coperture di capannoni industriali e per costruire tetti di moltissime abitazioni.

É un materiale che offre ottime qualità di resistenza e un costo decisamente basso. Purtroppo a partire dagli anni sessanta studi medico scientifici portarono alla conclusione che l’amianto contenuto nell’Eternit era il principale responsabile di gravissime patologie a livello respiratorio.

In Italia la produzione di manufatti contenenti amianto (quindi anche di Eternit) cessò grazie alla legge 257 approvata nel 1996.

Cosa prevede la legge?

Moltissime sono le case che ancora oggi presentano tetti con coperture realizzate in Eternit. La legge italiana non obbliga in questo casi ad effettuare una bonifica, ma è necessario adottare determinati comportamenti.

Tutto dipende dalle reali condizioni del materiale incriminato. Di per sé i pannelli di fibrocemento non sono pericolosi, ma lo diventano nel caso di sgretolamento.

In questa particolare situazione il proprietario dell’immobile deve comunicare il fatto all’ASL che provvederà ad effettuare le verifiche e i rilievi del caso per prendere gli opportuni provvedimenti.

Se invece i pannelli di Eternit risultano ancora in ottime condizioni, l’obbligo consiste nel dover chiamare una società specializzata per effettuare una valutazione sulle reali condizioni del materiale.

Al proprietario verrà rilasciato un documento che rappresenta il programma di pianificazione per il controllo e la manutenzione. In pratica finché l’Eternit viene considerato in buone condizioni non è necessaria nessuna comunicazioni all’ASL e nessuna bonifica.

Come procedere alla bonifica

Qualora venga presa la decisione di procedere con la bonifica di amianto si possono adottare due differenti soluzioni: la rimozione o l’incapsulamento.

La legge stabilisce chiaramente che il privato cittadino può procedere autonomamente alla rimozione finché la quantità di materiale contenente amianto non supera la soglia dei 900 Kg.

In caso contrario è necessario rivolgersi a ditte specializzate nella bonifica dell’Eternit. In ogni caso, il nostro consiglio è quello di affidarsi sempre ad aziende serie e professionali.

L’alternativa più economica alla rimozione è l’incapsulamento che consiste nel rivestire tutti i pannelli con speciale materiale protettivo, in modo da trattenere eventuali polveri prodotte dal progressivo deterioramento.

Costi per bonifica amianto

Bonificare un tetto ha costi relativamente non certo bassi. Rivolgendosi a ditte specializzate si avrà la possibilità di ricevere un preventivo dettagliato su tutti i costi previsti per la rimozione e il successivo smaltimento amianto. In linea di massima i costi salgono all’aumentare del quantitativo di materiale da rimuovere. Un altro fattore che incide è l’eventuale difficoltà nelle operazioni di rimozione.

La bonifica è la scelta consigliata

Indipendentemente dai casi la bonifica dell’Eternit è sempre una scelta saggia. Si può decidere se effettuare la rimozione o scegliere la soluzione più economica dell’incapsulamento, ma la messa in sicurezza di questo subdolo materiale è un’operazione che prima o poi deve essere fatta.

Altro consiglio è quello di evitare in ogni modo il fai da te anche quando la legge lo consente.

Vista alta pericolosità dell’amianto è buona cosa rivolgersi a ditte specializzate per avere precise informazioni su costi e tempistiche, ma soprattutto la garanzia di operazioni svolte nella massima sicurezza.

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